L’autunno è un mese denso di cambiamenti. Scendono le temperature, la piscina dell’agriturismo chiude i battenti e i clienti amanti del caldo e del sole lasciano il posto a nuovi ospiti attratti dalla tranquillità tipica della stagione.
I mesi autunnali sono ideali per godersi il silenzio della campagna Toscana, camminare fra i boschi colorati di arancio e ammirare il suggestivo fenomeno del foliage.
E per i buongustai è il periodo migliore per gustare alcune specialità che ci dona la campagna: zucche, castagne e olio extra vergine d’oliva.
Le zucche: curiosità e consigli
Fra settembre e novembre nel nostro orto prendono il sopravvento le zucche, ce ne sono di ogni forma e varietà.
La Moscata è sicuramente la più famosa, ha una forma tondeggiante striata da spicchi evidenti ed ha un bel colore arancio acceso. La Violina, dalla forma più allungata che assomiglia a quella di un violino è piena di una polpa dolcissima. E le ornamentali, che addobbano le nostre tavole in questi mesi d’autunno.
Ma oltre ad essere bella e colorata la zucca è l’ingrediente principale di molte ricette.
La nostra preferita?
Senza dubbi la crema di zucca. Una vera prelibatezza.
Volete la nostra ricetta tipica toscana?
Castagne o marroni?


Il Mugello è famoso per i suoi marroni.
Ma che differenza c’è fra castagne e marroni?
Spesso tendiamo a confonderli, li usiamo come sinonimi per descrivere quel gustoso frutto che ci piace mangiare abbrustolito.
In realtà sono 2 cose simili ma diverse.
Quando parliamo di castagna intendiamo il frutto del castagno. Frutto che nasce all’interno di un riccio e viene raccolto alla base dell’albero nei mesi autunnali. Possiamo dire che la castagna sia la versione più originale del frutto. Quella che in passato ha sfamato i nostri nonni che non si potevano permettere il pane. Infatti il castagno è anche chiamato “albero del pane”.
Ma questo frutto così speciale è stato studiato e innestato per dare vita ad una qualità di castagna superiore, il marrone.
Da un castagno coltivato nasce un riccio che al suo interno contiene meno frutti ma più saporiti. I marroni appunto.
I nostri vicini francesi vanno pazzi per i marron glacè o il dolce montblanc, ma da noi, oltre che abbrustoliti, marroni e castagne vengono trasformati in farina per dare vita a numerose ricette.
La più famosa? il castagnaccio.
Olio nuovo extra vergine d’oliva
In campagna c’è un tempo per ogni cosa, ed in autunno è tempo di brucare le olive per produrre il nostro olio extra vergine di oliva.
Se siete stati in Toscana nei mesi che vanno da ottobre a dicembre avrete sicuramente visto campi di olivi tappezzati di teloni verdi e invasi da scale e persone intente alla raccolta.
E’ un rito, una tradizione ma soprattutto l’unico modo che abbiamo per produrre un ottimo olio extra vergine.
“Brucare” letteralmente significa staccare manualmente le olive dai rami, e per farlo ci aiutiamo con degli utensili e dei teli stesi a terra. E’ un lavoro che richiede tempo e fatica ma che ci ripaga con un prodotto di qualità.
Non c’è niente di meglio di una fetta di pane toscano abbrustolita e unta con un po’ di olio nuovo. Avete l’acquolina in bocca? Ne vorreste un po’?
Tranquilli il nostro olio è in vendita e arriva ovunque voi siate!!